Il Renziano Gaudente

Fenomenologie illustrate della fauna social – Episodio 2

Eccoci arrivati al secondo appuntamento con le fenomenologie illustrate della fauna social. Dopo l’analisi comportamentale del Polemista Ostinato del primo episodio, oggi vorrei affrontare una specie tutta italiana dalle caratteristiche molto interessanti, prima fra tutte una diffusione su larga scala virtuale a fronte degli esigui numeri riscontrati nei risultati elettorali.

Le illustrazioni di questo episodio non riguarderanno un solo soggetto, essendo quasi impossibile l’incontro con un esemplare solitario di questa specie. Analizzeremo quindi la fenomenologia con esempi di avvicendamento scollegati tra loro anche se, come vedremo, rappresentanti peculiarità assolutamente trasversali. Ma tempo al tempo, mettiamo in ordine le idee e cominciamo.

Fenomenologia illustrata del Renziano Gaudente

Premessa

Il Renziano Gaudente (nome scientifico: hilares renzianum) è un individuo che si potrebbe identificare come il miscuglio di una moltitudine di esemplari che sono o saranno oggetto di studio di questa rubrica; questo perché le caratteristiche sono molteplici e di diversa origine, e gli esemplari di questa specie non mancano di evidenziarli ogni qualvolta sia possibile, spesso senza nemmeno rendersene conto.

Capitolo 1: Caratteristiche fondamentali

Il Renziano Gaudente (da qui ini avanti solo R.G.) è una particolare sottospecie del renziano generico, dal quale eredita – oltre alla ovvia adorazione di qualsivoglia frase, opinione o presa di posizione di Renzi su ogni tema – la fondamentale irrilevanza numerica nel mondo reale; irrilevanza che, ostinatamente rifiutata da ogni esemplare della specie, pregiudica in partenza la lucidità delle analisi di argomenti di attualità più o meno complessi a cui il R.G. tende a dedicarsi.

A dispetto dei trascurabili numeri nei seggi elettorali, il R.G. inserito nell’habitat dei social si moltiplica con strabiliante velocità e mole, spesso grazie a bot e profili multipli di cui spesso è difficile rintracciare la mappatura. Tutto ciò dà al soggetto la distorta percezione che la presenza dei suoi simili nel mondo reale rispecchi quella nel mondo virtuale.

Capitolo 2: Il branco

La dimensione caratteristica del R.G. è quella del branco, a cui anche i piccoli della specie dichiarano immediatamente appartenenza con frasi indicative nella bio e hashtag identificativi, tramite cui palesano una fedeltà alla maglia che garantisce loro il pronto intervento qualora incappassero in una qualsiasi critica, nonché l’immediato follow da parte dei propri simili.

È abitudine diffusa infatti, in misura più ampia rispetto ad altre specie che applicano lo stesso metodo quali novax, complottisti o feticisti dei piedi, che utenti neoiscritti abbiano già migliaia di follower.

Capitolo 3: Il gaudio

Aspetto precipuo del R.G. è il gaudio. A differenza del renziano generico, perlopiù tendente alla serietà, la sottospecie gaudente manifesta la propria gioia nelle occasioni più disparate. Non parliamo, però, di una gioia qualsiasi quale potrebbe essere una vincita al lotto, la nascita di un figlio o una medaglia olimpica: il gaudio del R.G. è sempre legato a quella che potremmo definire come “renzabilità dei fatti”: il fattore scatenante potrebbe anche essere un motivo di gioia generalizzata, ma il soggetto rivendicherà la gioia come di proprietà del proprio branco.

È statisticamente accertato, comunque, che le maggiori occasioni di gaudio per il R.G. siano le vicende, reali o immaginarie, che riguardano gli altri schieramenti politici.

Capitolo 4: Tormentoni

La dialettica del R.G. è fortemente influenzata da tormentoni lessicali, spesso derivanti da storpiature parodistiche dei nomi degli avversari politici, che gli esemplari della specie si affrettano ad inserire nel proprio linguaggio. Storpiature che spesso, va detto, sono simpatiche e a volte hanno addirittura una valenza satirica, ma una volta divenute tormentone e abusate fuori dal contesto satirico finiscono per causare più orticaria del ritornello di “Despacito”.

Capitolo 5: Noi lo dicevamo prima

Altra caratteristica centrale nel comportamento sociale del R.G. è la rivendicazione di tesi, intuizioni, proposte o qualsivoglia dichiarazione che, a suo dire, Renzi già sosteneva in tempi non sospetti. Nel dichiarare apertamente la paternità, il soggetto si disinteressa totalmente della veridicità, della logica e non ultimo della positività o meno del concetto espresso. L’importante è averlo detto per primi.

Nelle illustrazioni potete notare un celebre caso di falsa rivendicazione (l’ipotetica proposta inascoltata sarebbe di maggio 2020, 7 mesi prima che il vaccino venisse sintetizzato) e uno molto più recente di rivendicazione orgogliosa della sudditanza a nazioni ricchissime che non rispettano i diritti umani.

Capitolo 6: Il nemico numero uno

Analogamente ad altre specie social-politiche, la vita del G.R. non può prescindere dai continui attacchi sferrati al nemico. È importante dire che la specie ha una vastissima gamma di nemici fisici o astratti che vanno da Elly Schlein al comunismo, dalla Cina al reddito di cittadinanza, dal SSN ai venditori d’erba del condominio, passando per tutti i personaggi colpevoli di lesa maestà verso il leader.

Il Nemico Maximo, però, è “il populismo”, identificato con il Movimento 5 Stelle e impersonificato da Conte, sul quale il R.G. si scaglia nella maggior parte delle proprie esternazioni, siano esse feroci critiche politiche, accuse di vario genere o – molto più spesso – semplici occasioni di riportare uno dei moltissimi tormentoni renziani dedicati a lui e ai grillini.

Capitolo 7: Capillarità fittizia

Come anticipato nel capitolo 1, la popolazione di R.G. fisici è molto risicata, ma la sua presenza sui social è estremamente maggiore. Questo aspetto è fondamentale per le convinzioni del soggetto, che utilizzerà i numeri delle interazioni come contraltare delle percentuali alle urne, alimentando così l’immagine di una capillarità che in effetti non ha alcun riscontro oggettivo.

Nelle illustrazioni seguenti possiamo notare come, a fronte di recenti date di iscrizione a Twitter, gli esemplari selezionati abbiano prodotto un quantitativo di tweet altissimo e nell’ultimo caso addirittura esorbitante.

Capitolo 8: La sinistra sinistra

Avendo un credo dogmatico, il R.G. ha un’idea distorta della geografia politica: nella visione immaginaria del soggetto, tutto ciò che si posiziona ideologicamente a sinistra o a destra del proprio branco è estremismo.

Per qualche ragione che è ancora oggetto di studio, il R.G. fatica ad accusare di fascismo ciò che a tutti gli effetti considera estrema destra, ma affibbia facilmente patenti di bolscevismo a chiunque faccia un passo verso sinistra. Per non passare da esaltato totale, il R.G. ha nel tempo creato nuove espressioni linguistiche: la più utilizzata, e la più indicativa di un individuo con evidenti difficoltà ad elaborare concetti geografici, è “sinistra-sinistra”, con la quale il soggetto identifica un arco politico che va indistintamente da Pol Pot a Pierluigi Bersani.

Capitolo 9: Il Riformista

Questo capitolo, pur scevro dalle illustrazioni, si è reso necessario soltanto di recente a seguito della nomina di Renzi a direttore de Il Riformista.

Come facilmente intuibile, il cambio editoriale del quotidiano ha significato la trasformazione dello stesso da giornale con cui trovarsi generalmente concordi a Bibbia assoluta e unico punto di riferimento opinionistico del G.R., che condivide gli articoli sui propri profili social ad un ritmo quasi ossessivo.

Potrebbe sembrare un aspetto secondario, ma questo cambio di paradigma permette al soggetto di non dover più navigare su siti di diversi giornali alla ricerca di articoli favorevoli, riducendo sensibilmente i tempi morti e permettendogli di aumentare la mole di tweet.

Capitolo 10: I comandamenti

Quella del R.G. – analogamente ad altre specie simili di diverso schieramento politico – è sostanzialmente una religione, e come tale si basa su alcuni comandamenti portanti che il soggetto rispetta e difende in ogni occasione. Delegittimare o negare un comandamento significa per il R.G. negare l’intero impianto valoriale. Di seguito i 10 comandamenti che il nostro studio ha identificato:

  1. Tutto ciò che Renzi sostiene è sempre giusto. Notare che a volte si contraddica è considerata eresia.
  2. Il populismo è il male, e soltanto Renzi è la cura.
  3. Ogni proposta sensata di chiunque è riconducibile a qualcosa già detto o fatto precedentemente da Renzi.
  4. Il liberalismo economico giustifica i mezzi.
  5. Chiunque nella storia abbia sostenuto cause giuste è da considerare renziano ante litteram, dall’imperatore Costantino fino ai partigiani.
  6. La Santissima Trinità è formata da Renzi, Berlusconi e Craxi.
  7. I renziani sono tenuti a seguire, approvare e difendere i propri simili sui social in ogni situazione.
  8. Il garantismo è tanto più sacro quanto più può essere sottolineato in dichiarazioni pubbliche.
  9. Le alleanze dei Nostri sono democrazia, quelle degli altri sono viscide manovre.
  10. Ogni vero renziano deve recarsi alla Leopolda almeno una volta nella vita.
Capitolo 11: Interazioni sociali 1 – Capolavoro politico

Di tutta la gamma delle interazioni sociali del R.G. (non molte, a onor del vero) la prima che va affrontata è quella del capolavoro politico. Il soggetto, infatti, riconosce al Leader abilità da grande manovratore e ne annuncia gioioso gli strabilianti risultati.

In qualunque tema politico o sociale, anche e soprattutto in quelli a cui Renzi sembrerebbe estraneo, il R.G. vede i fili delle marionette governate nell’ombra dallo stratega di Rignano, e così qualsiasi svolta si trasforma nell’ennesimo “capolavoro politico”. Che si tratti di un accordo europeo firmato da altri, dell’elezione del Presidente della Repubblica o delle bombe di calciomercato, il grande e geniale burattinaio dirige mentre gli altri – come per Keyser Söze – neanche percepiscono di lavorare per lui.

Capitolo 12: Interazioni sociali 2 – La querela

L’insofferenza alle critiche al Leader, nonché alla satira, suscitano nel R.G. un forte desiderio di rappresaglia, che soddisfa minacciando di querela gli altri utenti o (molto più frequentemente) augurandosi che della querela si occupi direttamente il Leader, che il soggetto non disdegna di coinvolgere taggandolo nelle discussioni, essendo inconsciamente convinto di avere un canale privilegiato per comunicare con l’Altissimo.

Capitolo 13: Interazioni sociali 3 – la segnalazione di massa

Analogamente alla querela, ma senza il coinvolgimento del Leader, un’altra frequente interazione del R.G. è la pratica della segnalazione di massa. Per le medesime ragioni del capitolo precedente, gli esemplari della specie sfruttano le potenzialità degli algoritmi social per rendere noti al proprio branco i profili rei di lesa maestà del Nostro, invitando i propri simili a segnalare in massa i suddetti profili per far sì che vengano bloccati, oscurati o eliminati.

Non è raro che questa interazione e la precedente si fondano in un invito alla segnalazione rivolto al branco e uno alla querela rivolto alle alte sfere.

Capitolo 14: Interazioni sociali 4 – Di chi sei figliio tu?

Nei confronti sui social il R.G. ha la necessità di conoscere lo schieramento politico del proprio interlocutore. Per il soggetto è infatti fondamentale incasellare le altrui opinioni in comparti stagni ai quali replicare come un ciclostilato: se si trova di fronte ad un proprio simile userà accondiscendenza e comprensione, diversamente da un sostenitore dei 5 stelle o del PD, che verranno insultati entrambi benché con parole diverse, pseudo-fascisti di vario timbro con i quali sfoggiare garantismo o altre categorie alle quali il soggetto riserverà trattamenti standard.

È interessante notare come, trovandosi di fronte a qualcuno che fatica ad incasellare, il R.G. proceda per tentativi con frasi quali “E allora voi del PD?”, “Sarà bravo il tuo amico Conte” o simili in cerca di reazioni da tradurre in comparto politico. Nei casi in cui i suddetti tentativi non sortiscano effetto, il soggetto desumerà comunque di avere a che fare con un grillino e agirà di conseguenza.

Capitolo 15: Interazioni sociali 5 – La schizofrenia

Le battute e le provocazioni indirizzate all’universo renziano sono fonte di enorme stress per il R.G. che, nonostante prediliga perlopiù un atteggiamento passivo-aggressivo, a volte può esternare la propria frustrazione senza il filtro abituale. Scatta così una schizofrenia comunicativa che porta il soggetto a rispondere più volte allo stesso tweet, spesso nell’arco di pochissimi istanti. È consuetudine, per la conservazione del tessuto sociale della specie, che in queste situazioni il soggetto venga lasciato solo dal branco e non spalleggiato come previsto dal settimo comandamento.

Nell’illustrazione potete notare la reazione scomposta di un esemplare ad una battuta riguardo le monetine lanciate a Craxi. Essendo stata attaccata la trinità, la schizofrenia è particolarmente accentuata, come si evince dal tono dei commenti scritti a pochi secondi di distanza uno dall’altro.

Capitolo 16: liberalismo, neocon e bisogni repressi

Il R.G. si dichiara liberale in ogni situazione, pur confondendo spesso il liberalismo economico con la deregolamentazione totale.

Se il suo liberalismo potrebbe sembrare una semplice posizione politica, le esternazioni del soggetto ne dimostrano ampiamente la dimensione di strumento volto a denigrare le fasce più deboli della società, nonché chiunque si adoperi per aiutarle. Ne sono un emblema il gaudio del R.G. di fronte a qualsiasi privatizzazione della cosa pubblica e, soprattutto, all’abolizione di sussidi e aiuti sociali, tutti giudicati sbagliati, salvo ovviamente quelli di paternità del Leader.

Unitamente al liberalismo sfrenato, il soggetto sposa la causa neocon, anche in questo caso rivelando come, più che per motivazioni politiche, la scelta derivi da un bisogno mal represso di sadismo verso popolazioni che giudica inferiori. Nell’esempio illustrato potete notare, a distanza di un giorno, il tweet struggente del R.G. di fronte a 7 morti israeliani vittime di un attentato e l’emblematico risultato della ricerca di analogo struggimento per 10 palestinesi uccisi dall’esercito di Israele.

Capitolo 17: Bipolarismo centrista

Le vicissitudini della compagine centrista e i numeri risicati creano per il R.G. un ambiente a tutti gli effetti ostile nel quale la prima regola è non fidarsi di nessuno. Un alleato da applaudire può trasformarsi in un attimo in un nemico da accusare dei peggiori crimini politici, per poi tornare un fratello di sangue all’occorrenza.

Seppur nata per mere questioni di sopravvivenza all’interno del fantomatico terzo polo, annunciato come un transatlantico e realizzato come una scialuppa, la pratica del rapido voltafaccia dà adito ad alcuni dei più esilaranti momenti della vita del soggetto. Esilaranti per chi li osserva, ovviamente.

A titolo esemplificativo riportiamo una sequenza temporale di dichiarazioni di un esemplare riguardo a Carlo Calenda.

Capitolo 18: Considerazioni finali

Come abbiamo potuto apprendere analizzandolo nel dettaglio, la natura del R.G. è da un lato molto sfaccettata e derivante con alta probabilità dalle diverse chiese di provenienza da cui gli esemplari della specie sono migrati verso la terra promessa di Italia Viva. Presi singolarmente i R.G. possono essere persone preparate o sempliciotti, individui in grado di lanciarsi in complessi e apprezzabili ragionamenti come di rendersi protagonisti delle peggiori pernacchie infantili, e questa colorita varianza rappresenta senza dubbio uno dei tratti più interessanti.

I meccanismi sociali, tuttavia, tendono a castrare la libera espressione dei singoli per preservare la forza del branco e ciò può risolversi con dissidi interni di particolare durezza, che comunque nella maggior parte dei casi si concludono con una riappacificazione sotto l’egida dell’onnipresente Leader. L’altro lato della medaglia rispetto a questo comportamento sociale che non è sbagliato definire democratico, è l’effetto psicologico sui singoli, che in misura variabile svilupperanno del rancore represso.

Per questo si sconsiglia l’avvicendamento volontario con gli esemplari di questa specie a chi non abbia la dovuta preparazione. Le logiche del branco, la rigidità dei comandamenti e la trasversale schizofrenia verso il mondo esterno potrebbero dare vita a ore, se non giorni, di attacchi di vario genere per chiunque scelga di sbarcare su lidi renziani con pensieri personali, sia esso un voluto provocatore che si infila nelle loro discussioni o un semplice utente le cui esternazioni passino per puro caso di fronte agli occhi di un soggetto della specie. Pungolateli responsabilmente.

Un’ultima annotazione per temerari esploratori che volessero avventurarsi nella giungla renziana riguarda il linguaggio: come abbiamo visto, il linguaggio del R.G. tende spesso alla burla infantile, tanto che perfino nei discorsi seri, e anche nei casi in cui il soggetto ricopra un ruolo istituzionale o tecnico, si ritrova ad utilizzare le storpiature analizzate nel capitolo 4. Di contro, però, non ammette che dello stesso metodo, e men che meno di una satira più alta, possa essere oggetto il Leader. Il consiglio è quindi quello Twainiano di non lasciarsi trascinare ad un livello infimo al quale il vostro interlocutore potrebbe essere decisamente più avvezzo.

Le fenomenologie illustrate torneranno prossimamente con un nuovo soggetto.

Per chiunque desiderasse suggerire nuovi esemplari da studiare vi invito a scrivermi ai contatti presenti nella pagina dedicata.

Alla prossima, e state lontani dalla galera.


Una replica a “Il Renziano Gaudente”

  1. Avatar F.I. 3 – Il Complottista Evangelico – Plautocrazia

    […] siamo giunti al terzo capitolo delle fenomenologie illustrate. Dopo il Polemista Ostinato e il Renziano Gaudente, oggi è la volta di una specie estremamente diffusa e pertinace, che coniuga caratteristiche […]

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