Sindrome da blog bianco

Come si inaugura un blog nel 2023?                  

“Butta giù la prima cosa che ti viene in mente”

“Comincia con le presentazioni, ma senza sembrare un alcolista anonimo al primo incontro”

“Fai una dichiarazione d’intenti e metti subito in chiaro di cosa ti occuperai”

“Scrivi con indifferenza, come se non fosse il primo ma il centesimo articolo”

“Scegli un giorno con una ricorrenza e parti da lì”

“Prendi qualcosa che hai già scritto e pubblica quello”

“Scrivi qualcosa di simpatico ma non volgare, ché poi la gente si aspetta parolacce ogni volta”

“Scrivi quel che ti pare ma non essere pedante”

“Non prenderla così sul serio, tu comincia e poi il resto viene da sé”

“Ma che ti frega di come iniziare? Tanto stanno tutti su Tik Tok”

“Cerca una guida su internet”

“La risposta è dentro di te, e però è sbagliata”

“Ma sei proprio convinto di ‘sto blog?”

“C’è una bella giornata fuori, vai a fare un giro e vedrai che qualcosa ti viene in mente”

“Sbronzati e stai a vedere”

“Certo che se continui a distrarti non inizierai mai. Chiudi Twitter!”

“Sì, ma in sostanza tu cosa vuoi dire? Perché la gente dovrebbe leggerti?”

“Sei nella stanza sbagliata, prova a cambiare stanza”

“Era proprio necessario sentire subito quel vocale WhatsApp?”

“Piazza una battuta copiata. L’ha fatto Luttazzi per anni, perché non dovresti farlo tu?”

“Non ti mettere subito a parlar male delle religioni, almeno all’inizio fai uno sforzo”

“Cerca di non essere banale, ci vuole un’idea alternativa”

“Intanto è passata un’ora e sembri uno di quelli che parla con lo specchio nei film”

“Però i dialoghi con lo specchio sono un buono stratagemma, e a volte fanno ridere, è come se fossi da solo a parlare con te stesso ma contemporaneamente gli altri ti vedono, ti sentono e si fanno un’idea”

“…”

“…”


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